lunedì 28 febbraio 2011

tutto l'inverno

O R E : 19:00
Sarà stato il riscaldamento dell'auto, che sà di motore, e saliva sù dal fondo,coccolandomi i piedi,
saranno state le autoreggenti grigie,
il basco francese messo sbagliato,
saranno stati i cerchi pigri e densi che si sdraiavano dalla mia bocca,
serpeggiavano dalle dita nell'aria,
l'aria fredda fuori, incisa da una piccola pioggia.
Ma quel cielo stasera pareva tutto l'inverno languido del mondo,
pareva come un cuore inzuppato nell'inchiostro.
Tutto l'inverno stasera, al mio ritorno, era tutto lì, striato e spiegazzato tra le nuvole.
Tutto l'inverno stasera, al mio ritorno, era tutto lì, striato e spiegazzato tra le nuvole.

giovedì 17 febbraio 2011

Mi chiamano meraviglia


Sono una bambola,
mi chiamano meraviglia,
vago dovunque stò,
bevo solo sangria.

E costruisco castelli
con i granelli della luna,
e bacierò un amuleto
se mi porterà fortuna,
datemi un albero privo dei  rami e delle scarpe di gomma
se vi fidate ci costruirò
un  teatro.

Non c'è un senso.
O meglio, prima non c'era,
nelle mie mani
c'è meraviglia.

Sono una bambola,
mi chiamano meraviglia.

lunedì 14 febbraio 2011

Strangles Golden Brown (giast for dendi)

Golden brown texture like sun
Lays me down with my mind she runs
Throughout the night
No need to fight
Never a frown with golden brown

Every time just like the last
On her ship tied to the mast

To distant lands
Takes both my hands
Never a frown with golden brown

Golden brown finer temptress
Through the ages she's heading west
From far away
Stays for a day
Never a frown with golden brown

Never a frown
With golden brown
Never a frown
With golden brown 





Un tessuto marrone dorato come il sole
mi mette giù con la mente
lei corre nella notte
non c’è bisogno di combattere
mai un cipiglio col marrone dorato
 

ogni volta è proprio come l’ultima
sulla nave di lei, legato all’albero
verso paesi lontani, mi prende le mani
mai un cipiglio col marrone dorato

la più bella tentatrice marrone dorata
attraverso i secoli si dirige ad ovest
arriva da lontano, rimane per un giorno
mai un cipiglio col marrone dorato

mai un cipiglio col marrone dorato
mai un cipiglio col marrone dorato
 

martedì 8 febbraio 2011

Gossip Accademy of costume and fashion (questa non vi piacerà)

Ricominciano le invettive polemiche (about Accademy, it's know), fateci il callo, scrivere bene è troppo difficile per una malalingua come la mia (ma anche la vostra se siete capitati quì).
Iniziamo con l'ipocrisia, calda fonte a cui si abbeverano tutti i nostri spiriti; vi ricordate quanti elogi intessuti, a favore di un piccolo mondo come il nostro, calde coperte accoglienti, sembravano tutti a braccia aperte, pronti a tirarsi giù dal letto se avevamo un problema, come in una bella famiglia, sembravano, nevvero, professori mammeschi all'inizio, durante le presentazioni, e noi, uccelletti smarriti, felicissimi di poppare direttamente dal loro biberon, sapendo che ci avrebbero dato la mano durante questo difficilissimo percorso per diventare stilisti, creati, di più, delle STAR!!!!
Bambini, non ce l'avete una casa?Bhè, se credevate che l'Accademia avrebbe rimpiazzato il paparino, siete fuori rotta. L'Accademia è una palestra per la vita, fateci l'abitudine alle parole sprecate in complimenti e rassicurazioni, this is ipocracy (non sono affatto certa che in inglese si scriva così, Francesca mi correggerà)
Cucciolotti, i professori per la maggior parte, se ne sbattono. I più clementi fingono interessamento e per lo meno, ci provano, ma poi si rendono conto che siamo troppi da gestire, troppi figli, e mantengono un'aria quasi complice, ma è formalità, il loro ruolo è stabilito da anni di recite. Ben peggiori altri professori, ti dicono che a loro i cognomi non piacciono, ma finiscono sempre per richiederti il nome o se non ricordano, smettono di chiamarti.
Un nobel alla professoressa che prende appuntamento dall'estetista davanti alle nostre facce incredule e poi si lamenta se la sua classe è riempita dei soliti 3 secchioni a cui piace davvero la materia in se, aggiungendo che non ci và di studiare.
Un altro premio a chi assegna dei compiti sulla base di niente (ok, fà parte del gioco inventarsi delle soluzioni, ma io dove lo trovo un cartamodello del 1680?) e con il tono del capo incazzato si meraviglia che siamo degli incapaci, se ci vede imbambolati con la carta attaccata sulla fronte, il metro al collo, gli spilli in bocca e le forbici sotto le ascelle.
Mi scusi lei, ma invece della pausa caffè mi può spiegare e aiutare in questo momento critico della mia vita? Incapaci noi. Non critico (non mi permetterei) i metodi d'insegnamento di ciascuno, sono amareggiata e divertita al contempo di un' Accademia fatta di persone che fingono interessamento e serietà nei nostri confronti, quando siamo in fondo, nient altro che italiani che si coltivano l'orto e va bene così, ma non lustrate le mura dell'edificio con l'ipocrisia, pardon, ipocracy è più glam.
Non posso non citare infine un professore che mi ha ripreso ben due volte per le parole da me utilizzate: "stronzetto" riferito ad un dandy e "strafica" riferito alla Lopez, quando sul suo profilo pubblico di facebook appaiono foto non appropriate all'immagine che vuole trasmetterci, se non di raffinatezza, quanto meno non volgari.

martedì 1 febbraio 2011



Arte grafica e moda si fondono nel nuovo lookbook di Prada, ideato dalla casa di moda per presentare e illustrare, in tutti i sensi questa volta, la collezione autunno-inverno 2010. Le foto sono state scattate da Phil Meech, della parte grafica si è occupata OMA/AMO, società leader a livello internazionale che si occupa di arte, design, l’architettura contemporanea, urbanistica e analisi culturale, azienda che aveva già curato il lookbook dell’autunno-inverno 2009.