domenica 18 settembre 2011

Giran voci


Giran voci che l'Accademia riprenderà addirittura a Novembre e questo non è affatto una cosa da augurarsi, più tempo passiamo dentro quelle mura, più sono le probabilità di succhiare un pò di know-how. Gira anche voce che la Tudini (pietra miliare e fiore all'occhiello dell'insegnamento old-school di moda) non "ticchetterà" più sulle sue belle gambe, criticandoci disegni&costumi, per i corridoi. E questo sarrebbe ancor più terribile dal momento che, ripeto, amata od odiata che sia, è una donna (prima che un insegnante) in grado di far crescere i suoi studenti con i suoi metodi schietti, tradizionali ma freschi nel contempo. E poi, dico io, abbiamo cominciato un percorso con la suddetta, non portarlo a termine significherebbe non completarlo, e le cose non finite o sono delle grandi opere d'arte, o destano un senso di fastidio, di incompiutezza e smarrimento, seppur psicologico.
Già da un pò le cose in Accademia si evolvevano, spostamenti di uffici e mobili, cambiamenti repentini di programma, corsi che non si sà quali professori avrebbero seguito...Ma finchè si parla di evoluzione, ben venga, se venga bene. I sussurri che passano tra noi sono solo delle incertezza su quanto sarà questo anno, decisamente determinante per me che sono all'ultimo, ma certo anche  per chi stà per entrare e chi è all'adolescenza del percorso. I nostri interrogativi sono sempre gli stessi e sempre più motivati dall'andamento della politica Italiana, Europea, Nazionale.
Quello che ci serve per affrontare il futuro sono degli strumenti in carne ed ossa (licenza poetica n.86) quali persone preparate e pronte a mettere al nostro servizio il loro sapere, laboratori con macchine funzionanti, workshop in collaborazione con il mercato, la possibilità di fare stage non solo a Roma, ma in tutta Italia e all'estero. Sarebbe bello poi, se l'Accademia prendesse in considerazione l'idea degli Erasmus, ci serve, serve tutto.
Noi possiamo metterci impegno (tanto, tantissimo), fede nelle potenzialità dell'Accademia, e soldi.
A presto belle mura arancioni!

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